Ci parli della sua attività?

MC Yacht si occupa prevalentemente di tre settori che sono collegati tra loro e dedicati alla nautica di diporto.

Il primo ambito è il Management, essenzialmente noi curiamo tutti gli aspetti amministrativi, tecnici, burocratici e commerciali che sono legati alla gestione di un’imbarcazione da diporto, come ad esempio la scelta della in una fase di prevendita, l’ipotesi di poter far lavorare l’imbarcazione come charter e quindi di non utilizzarla solo ai fini privati, ma anche metterla a rendita, anche solo per pagarsi magari le spese di gestione.

C’è l’ambito costruttivo, MC YACHT ha una partnership con un cantiere che costruisce imbarcazioni su 300 piedi d’alluminio custom, quindi sostanzialmente partiamo dal concept insieme a Fulvio de Simoni che è il nostro designer, io stesso sono ingegnere nautico e progetto barche da oltre 20 anni, poi elaboriamo i piani generali, le offerte commerciali e infine seguiamo l’intero processo di costruzione.

Un altro settore importante è l’assistenza tecnica. Quando un cliente magari si trova in avaria o deve fare dei lavori che possono essere più importanti del fitting, o interventi tecnici semplici, come ad esempio l’impianto di bordo che non funziona, MC YACHT dispone di una rete di tecnici specializzati interni, che possono muoversi principalmente tra la Costa Azzurra e come limite massimo la Toscana con dei furgoni attrezzati, quindi andiamo in loco, a bordo ad organizzare gli interventi manutentivi di falegnameria, verniciatura, riparazioni meccaniche, garantendo al cliente, all’equipaggio tutto il supporto operativo necessario.
Il core business di MC Yacht è comunque la mediazione marittima, comunemente chiamato brokeraggio, però non lo facciamo a livello globale, lo definirei piuttosto un “brokeraggio boutique”, cioè finalizzato sempre ai nostri clienti che seguiamo o nelle fasi cantieristiche di costruzione o nel management, perchè conoscendo nel dettaglio l’aspetto tecnico delle manutenzioni o la storicità della barca, diventa più semplice venderla.

Ci occupiamo quindi dell’inserzione nei portali comuni di compravendita, investendo cifre importanti, con pubblicità sulle riviste chiaramente riferite alla nicchia particolare di questo settore.

Come esperto del mondo nautico e broker, come definisce la struttura di Porto Mirabello?
E’ una struttura dinamica, a me piace molto il “prodotto” Porto Mirabello perchè è aperto, vedi che la gente si muove. Ha creato molta connessione con la città ed è molto accogliente e confortevole. Gli ospiti che vengono hanno l’opportunità di vivere la sosta in porto anche breve, in modo diverso e quindi di andare anche oltre all’elemento portuale, perché a Porto Mirabello vivi bene con il massimo dei servizi, vivi la città di La Spezia, le Cinque Terre e cioè la vicinanza a luoghi magnifici e quindi è una struttura importante direi preziosa, una struttura che mancava a questa città. Io sono cresciuto professionalmente con Porto Lotti e apparentemente le due marine si fanno concorrenza, ma in realtà sono tra loro molto diverse. Quindi noi come operatori ne traiamo molto vantaggio perchè abbiamo dei clienti che sono innamorati di Porto Lotti proprio perchè è un porto molto statico, diciamo per una clientela molto anziana ed è un porto molto più chiuso, meno frequentato, Porto Mirabello è più cosmopolita, una porta spalancata sulla mondanità della nautica da diporto.

Perchè armatori e capitani dovrebbero scegliere di ormeggiare a Porto Mirabello?
Gli armatori lo scelgono perchè è una struttura nuova, è moderno e offre tante cose che altri porti non offrono, anche le dimensioni stesse degli ormeggi sono dimensioni per barche moderne. Per esempio a Punta Ala, trovi il posto barca più numeroso della marina che è di 12 metri e che magari è largo 3 metri e mezzo perchè a livello progettuale 40 anni fa, le barche le facevano molto più strette e quindi Porto Mirabello essendo un porto più recente, è adeguato alle dimensioni dei nuovi yacht e superyacht. I moli ad esempio sono più larghi e anche in condizioni meteo avverse, qui non ci sono stati problemi.

Gli ormeggi sono molto larghi, poi la proprietà è particolarmente attenta affinchè le persone rispettino gli spazi perchè nelle altre marine permettono un po’ tutto, poi i problemi nascono quando ci sono condizioni meteo molto brutte, i posti barca sono tutti compressi tra loro e si creano i danni…

Per quanto riguarda i comandanti, questo porto ricorda i porti che ci sono in Costa Azzurra, quindi strutture che sono vive durante tutto l’anno, con una struttura portuale che offre negozi, ristoranti e locali sempre aperti al suo interno e con tante altre occasioni di svago, come ad esempio palestre o basket e altri sport.

Quindi Porto Mirabello è l’ideale per le crew che soprattutto durante i lunghi periodi di sosta invernale, hanno tutto … se uno vuole andare a fare la spesa al mercato ci va a piedi o con la bicicletta. Porto Lotti è all’interno del golfo dei Poeti ma tutto questo lì non avviene, so che gli equipaggi non ci vanno volentieri, perchè si sentono isolati dal territorio.
Con il nuovo ufficio che stiamo per realizzare, ci dedicheremo di più al mercato delle crew, quindi alla fornitura degli equipaggi, sia stagionali che stanziali, perchè la richiesta proviene da tanti armatori.